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SSD E NOLEGGIO IMPIANTO SPORTIVO AD ASD.

Immagine del redattore: SportsizexlSportsizexl

Torniamo ancora sull’argomento. L’Agenzia delle entrate con due interpelli diversi ha risposto a due domande poste da diverse ASD e SSD.

 

CASO 1 – risolto con la risposta n° 2 del 08/01/2025

L'Agenzia delle Entrate, attraverso la risposta n. 2/2025 pubblicata l'8 gennaio 2025, ha fornito chiarimenti in merito all'applicabilità dell'esenzione IVA per le prestazioni di servizi connessi alla pratica sportiva, in particolare nel contesto della gestione di impianti sportivi.

La risposta fa riferimento a un interpello posto da una Associazione Sportiva Dilettantistica (ASD) in merito all'esenzione IVA prevista dall’art. 36-bis del decreto-legge n. 75/2023.

Contesto Normativo

L’art. 36-bis del d.l. 75/2023 stabilisce che le prestazioni di servizi strettamente connessi con la pratica dello sport, compresi quelli didattici e formativi, rese nei confronti delle persone che esercitano lo sport o l’educazione fisica da parte di organismi senza fine di lucro, sono esenti dall’Imposta sul Valore Aggiunto.

La questione

L'Agenzia delle Entrate ha esaminato la questione dell'applicabilità dell'esenzione IVA per i servizi resi nell'ambito di un accordo tra un Comune e una ASD per la gestione di un palazzetto sportivo. L'accordo include servizi di custodia, pulizia e manutenzione ordinaria, e consente all'associazione di svolgere attività pubblicitarie all'interno della struttura. L'ASD sosteneva che la gestione del palasport rientrasse tra i "servizi strettamente connessi alla pratica sportiva", e che tali prestazioni dovrebbero essere esenti da IVA.

La risposta dell'Agenzia delle Entrate

L'Agenzia delle Entrate ha chiarito che la concessione in uso e gestione del Palasport rappresenta una prestazione di servizi complessa, che non può essere considerata strettamente connessa alla pratica sportiva ai sensi dell’art. 36-bis. L'inclusione di attività pubblicitarie e la natura complessa dei servizi forniti escludono l’applicabilità dell’esenzione IVA, pertanto la prestazione è soggetta all’aliquota IVA ordinaria del 22%.

L’Agenzia delle Entrate ha evidenziato che l’esenzione IVA non può essere applicata a tutte le attività svolte da enti sportivi dilettantistici e che l'esenzione IVA si applica solo a servizi strettamente funzionali e indispensabili per lo svolgimento di attività sportive, fornite da organismi senza fini di lucro. Inoltre, ha fatto riferimento alla giurisprudenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, secondo cui le esenzioni IVA devono essere interpretate in modo restrittivo e applicate solo a servizi direttamente connessi e indispensabili alla pratica dello sport.

L'Agenzia chiarisce che nella nozione di “organismi senza fini di lucro” possono ritenersi ricompresi gli enti pubblici, e, con riferimento agli enti privati, quelli di cui all’articolo 6 del decreto legislativo n. 36 del 2021 e gli enti ”senza scopo di lucro” come anche definiti nella circolare n. 27/E del 26 marzo 2008 e nella circolare n. 56/E del 10 dicembre 20101.

Implicazioni per il settore sportivo

La decisione dell’Agenzia delle Entrate sottolinea l'importanza di valutare attentamente i contratti e gli accordi tra comuni e ASD, in quanto l'esenzione IVA non può essere applicata automaticamente a tutte le attività svolte da enti sportivi dilettantistici. È fondamentale che i servizi siano strettamente connessi alla pratica sportiva ed essenziali per lo svolgimento delle attività sportive.

 

CASO 2 - risolto con la risposta n° 36 del 17/02/2025

L'Agenzia delle Entrate ha fornito importanti chiarimenti in merito al trattamento IVA applicabile alle operazioni di noleggio di impianti sportivi da parte di società sportive dilettantistiche (SSD). La risposta n. 36 del 17 febbraio 2025, analizza un caso specifico e offre indicazioni utili per il settore.

Il quesito

E’ posto da una società sportiva dilettantistica senza scopo di lucro, costituita sotto forma di società a responsabilità limitata e affiliata a una Federazione sportiva nazionale. La società ha ottenuto la concessione per la gestione di un centro polisportivo, occupandosi delle attività sportive e della manutenzione dell’impianto.

All’interno del centro sportivo, la SSD gestisce direttamente attività agonistiche e ricreative, ma concede anche in noleggio (affitto) l’impianto ad altre ASD della stessa Federazione e al pubblico dietro pagamento di un corrispettivo.

La società ha chiesto all’Agenzia di chiarire se le operazioni di noleggio (affitto) dell’impianto nei confronti delle ASD possano beneficiare dell’esclusione IVA prevista dall’articolo 4, quarto comma, del DPR n. 633/1972.

La risposta dell'Agenzia delle Entrate

L'Agenzia delle Entrate ha ripercorso l'evoluzione normativa in materia di IVA per gli enti e le associazioni sportive dilettantistiche. In sintesi, fino al 31° dicembre 2025, le prestazioni rese dalle SSD nei confronti dei soggetti individuati dall'articolo 4, comma 4 del Dpr n. 633/1972 (decreto IVA) possono essere considerate fuori campo IVA. Questa proroga è in attesa di una razionalizzazione della disciplina IVA per gli enti del terzo settore.

Tuttavia, per beneficiare di questo regime (esclusione IVA in base ad articolo 4, comma 4 del Dpr n. 633/1972), è necessario che sussistano congiuntamente alcuni presupposti fondamentali:

  1. Soggetti beneficiari: Le prestazioni devono essere effettuate da enti associativi specificamente indicati, come le associazioni e le società sportive dilettantistiche che operano senza scopo di lucro.

  2. Finalità istituzionali: Le prestazioni devono essere realizzate "in conformità alle finalità istituzionali" dell'ente. Ciò significa che l'attività di noleggio (affitto) deve rappresentare un naturale completamento degli scopi specifici dell'associazione. Non è sufficiente che l'attività sia menzionata nello statuto, ma deve essere dimostrato che il noleggio (affitto) dell'impianto è utilizzato per l'organizzazione e la gestione di attività sportive dilettantistiche collegate alla Federazione.

  3. Destinatari delle prestazioni: Le prestazioni devono essere rivolte a soci, associati o tesserati di associazioni che svolgono la medesima attività e che appartengono a un'unica organizzazione locale o nazionale. L'affiliazione a una federazione è un requisito imprescindibile per l'applicazione delle disposizioni agevolative.


Nel caso specifico, l’Agenzia ha ritenuto che il noleggio (affitto) dell’impianto sportivo soddisfi tutti questi requisiti, poiché:

  • La SSD e le ASD beneficiarie del servizio sono affiliate alla stessa Federazione.

  • L’impianto è utilizzato esclusivamente per finalità sportive dilettantistiche, senza scopi commerciali.

  • Il servizio di noleggio è strumentale all’attività sportiva svolta dalle ASD, garantendo loro l’accesso alle strutture per competizioni, allenamenti e manifestazioni riconosciute dalla Federazione.


Tuttavia, ha sottolineato che resta impregiudicato il potere di controllo dell’Amministrazione finanziaria, che potrà verificare la corretta applicazione della norma in base alla documentazione prodotta dai soggetti coinvolti.

 
 
 

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